Le linee guida dettate dalla Comunità Europea in materia di smaltimento rifiuti speciali parlano chiaro, per questo Vi proponiamo la migliore soluzione possibile:

RECYCLING

Smaltire pensando al risparmio e al futuro

 

CHE COS’È LA MEMBRANA BITUMINOSA E A COSA SERVE
Quando si parla di membrana bituminosa si fa riferimento ad una speciale copertura che viene realizzata ovviamente con il bitume, ossia una miscela di diversi elementi che sono ricavati principalmente dal petrolio.

La membrana bituminosa è uno dei materiali che di preferenza viene scelto per la copertura di terrazzi e balconi, in quanto presenta molte caratteristiche che lo rendono ideale in termini di qualità, costi contenuti, versatilità della materia, facilità di posa.

Si tratta di un materiale resistente ma che va comunque cambiato dopo un certo lasso di tempo ed in questo processo è necessario prima rimuovere la membrana bituminosa vecchia.

QUESTO COMPORTA UN GROSSO PROBLEMA: LO SMALTIMENTO DELLA MEMBRANA BITUMINOSA VECCHIA.

 

LO SMALTIMENTO DELLA MEMBRANA BITUMINOSA
La membrana bituminosa è un rifiuto difficile da smaltire e questa operazione deve essere fatta nei modi e nei tempi giusti, altrimenti si rischia di fare un grosso danno ambientale oltre al fatto che si rischiano pesanti multe.

La membrana bituminosa, essendo composta da diversi materiali, viene considerata un rifiuto speciale e pertanto non può essere smaltita come un comune rifiuto. Le linee guida della Comunità Europea evidenziano che la membrana bituminosa, una volta rimossa, può rilasciare delle sostanze e dei residui che sono potenzialmente pericolosi per la salute.

Pertanto, invitano a seguire le loro linee guida che oggi propongono di far riferimento ai termovalorizzatori oppure alle aziende che hanno una filiera produttiva di conglomerati bituminosi.

L’intera operazione deve essere fatta nel pieno rispetto delle suddette regole, soprattutto in materia di tutela dell’ambiente e dell’individuo.

La procedura di smaltimento non è affatto semplice. E’ ovvio che in caso di necessità convenga rivolgersi ad un professionista per farsi aiutare nell’operazione. L’importanza della scelta del partner giusto è notevole in quanto si tratta di un’operazione comunque abbastanza delicata e complicata.

La scelta del fornitore al quale rivolgersi dovrà prendere in considerazione una serie di fattori. Innanzitutto quello del prezzo, in quanto comunque deve essere proporzionato sicuramente alla complessità del servizio offerto e non deve essere eccessivamente economico. onde evitare quanto successo in Italia dove a prezzi troppo bassi erano associati servizi di smaltimento non idonei (rifiuto membrana bituminosa sotterrato, inquinando falde acquifere oppure bruciato in maniera artigianale inquinando l’ambiente con esalazioni nocive).

 

METODI DI SMALTIMENTO DELLA MEMBRANA BITUMINOSA OGGI
Le linee guida europea in materia di smaltimento della membrana bituminosa oggi propongono:
TERMOVALORIZZAZIONE: il costo del rifiuto è di 0,80 €/kg. Con questo metodo di smaltimento si riuscirebbe a recuperare energia feedstock sotto forma di energia elettrica e/o termica. Tuttavia la termovalorizzazione risulta ancora poco utilizzata per le complessità tecniche, gestionali ed amministrative e comporta lo svantaggio della produzione di emissioni durante il processo.
RICICLO NEL CONGLOMERATO BITUMINOSO: soluzione più economica, eco-sostenibile e garantita da aziende attrezzate  per il riciclo della membrana bituminosa a fine vita e l’inserimento del materiale nell’industria dei conglomerati bituminosi ed ultimamente nell’industria tessile.
A questi costi, relativi al solo confezionamento del rifiuto, deve essere aggiunto il costo della manodopera per la rimozione ed il trasporto in discarica.
Le membrane bituminose sono classificate tra i rifiuti speciali e devono sottostare a procedure di smaltimento regolamentate e tracciate, al fine di evitare gravi problemi ambientali.

 

IL RICICLAGGIO DELLA MEMBRANA BITUMINOSA NEI CONGLOMERATI BITUMINOSI
L’attività di riciclo è materia sulla quale si sta puntando molto attraverso lo sviluppo di tecnologie alternative.
Vi è poi un risparmio di produzione di materie prime vergini sia in fase di riciclo in produzione che in fase di riciclo in altri sistemi industriali.
Per quanto concerne quest’ultimo ambito, i rifiuti di bitume polimero sono impiegati come materia base per la produzione dei conglomerati bituminosi speciali.

 

LA PRODUZIONE DEL CONGLOMERATO BITUMINOSO
In Italia le membrane bitume-polimero sono state applicate in edilizia a partire dagli anni 1960. Le nuove normative europee non permettono più di inviare in discarica le membrane a fine vita provenienti da demolizioni.
La migliore soluzione al problema, consolidata da qualche anno, consolidata nei Paesi  dell’Ovest Europa è quella del riciclaggio della membrana bituminosa nel conglomerato bituminoso.
Attraverso sette anni di ricerca si è voluto migliorare e trasformare il rifiuto membrana bituminosa attraverso la miscelazione con altre sostanze innovative di riciclo (grafene), ottenendo oggi un prodotto polimero altamente performante, che valorizza l’industria del conglomerato bituminoso come soluzione al riciclo totale e sostenibile del rifiuto membrana bituminosa.

 

LE TRE ERRE: RIDUCI – RICICLA – RIUTILIZZA
RIDUZIONE di emissioni in atmosfera e il consumo di risorse non rinnovabili

RICICLO delle membrane bituminose a fine vita

RIUTILIZZO delle membrane bituminose a fine vita per la produzione del conglomerato bituminoso.

 

L’OBIETTIVO DELLA PATCHSYSTEM.EU È QUELLO DI SUPPORTARE ED ADOTTARE SOLUZIONI MODERNE OTTIMIZZANDO LE RISORSE ECONOMICHE.

PATCHSYSTEM.EU L’EUROPA CHE AVANZA!